La prova di carico su piastra, classificabile come prova geotecnica in situ, viene correntemente utilizzata per determinare le caratteristiche meccaniche superficiali dei terreni di fondazione o di riporto (deformabilità e cedimenti), per il controllo della compattazione dei materiali granulari, per determinare la capacità portante dei terreni di fondazione, per verificare la compattazione di rilevati stradali e ferroviari, etc.
La prova consiste nel caricare un’area di terreno con una piastra rigida circolare, ben appoggiata sulla superficie del terreno, e misurare, dopo la stabilizzazione del carico, il cedimento corrispondente ad ogni gradino di carico.
Le prove di carico su piastra possono essere realizzate direttamente in superficie oppure dentro trincee, gallerie, sondaggi.
Il carico, trasmesso al terreno a mezzo di una piastra rigida del diametro di 300 mm, viene applicato mediante un martinetto oleodinamico generalmente contrastato da un pesante mezzo d’opera quale un camion, una escavatrice o qualsiasi altro mezzo o ancoraggio capace di contrastare opportunamente il carico applicato al terreno.
Si misurano ad ogni gradino di carico i corrispondenti cedimenti ottenendo in un diagramma pressioni/cedimenti la curva caratteristica del terreno. I carichi sono applicati gradualmente attendendo, tra un gradino ed il successivo, che il terreno abbia cedimenti trascurabili (0.02 mm/min). La prova termina al raggiungimento del carico di rottura del terreno ovvero al raggiungimento del carico prestabilito.
I cedimenti vengono misurati a mezzo di comparatori centesimali resi solidali ad un sistema di riferimento esterno all’area di influenza del carico applicato.
Vengono così calcolati i moduli di deformazione che è una misura convenzionale della capacità portante dei terreni. Il primo modulo calcolato, Md, è indicativo della portanza dei terreni, il secondo modulo M'd consente di valutare, mediante il rapporto Md/M'd, il grado di costipamento dello strato in esame.
Il test viene eseguito in superficie o in pozzetto ed i risultati sono restituiti sotto forma di un grafico carichi/cedimenti che permette di determinare direttamente il modulo di deformazione o di compressione Me ed inoltre, introducendo una stima del coefficiente di Poisson, permette di determinare il modulo di elasticità; entrambi vengono utilizzati per valutare le caratteristiche di deformabilità dello strato di terreno testato. Quando durante la prova vengono eseguiti 2 cicli di carico, dal confronto tra i moduli di deformazione relativi al primo ciclo e quelli relativi al secondo ciclo, è possibile avere indicazioni anche sulla qualità del costipamento raggiunto.
Normativa di riferimento
UNI EN 1997-2:2007 Eurocodice 7 - Progettazione geotecnica - Parte 2: Indagini e prove nel sottosuolo
CNR 146 (1992) Norme AGI (Associazione geotecnica italiana)
Normativa Svizzera (SN 670317 e 670317a)
PALERMO - TRAPANI - AGRIGENTO - ENNA - CALTANISSETTA - CATANIA - RAGUSA - SIRACUSA - MESSINA
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